Conti Correnti Non Pignorabili al 100%: Quali Sono?

Nell'ambito finanziario, esistono conti correnti non pignorabili e impignorabili che forniscono tutela ai soggetti vulnerabili, come pensionati e disabili, e conti parzialmente pignorabili che limitano il sequestro a determinate condizioni, inclusi quelli esteri e alcune carte prepagate.

Ads

MIGLIORI Carte Conto per Protestati

Viabuy
Viabuy
Prepagata;

Sito Ufficiale

La figura dei conti correnti non pignorabili rappresenta un argomento interessante. Si tratta di specifici conti che, per le loro caratteristiche, hanno una parziale protezione dal pignoramento, salvaguardando così una quota delle risorse economiche della persona.

Conti Correnti non Pignorabili: Esistono Davvero?

La realtà è che non si trovano conti correnti completamente esenti da pignoramento in assenza di specifiche condizioni; la legge prevede tuttavia delle tutele per i correntisti.

Alcuni conti godono di una parziale impignorabilità, una salvaguardia è volta a proteggere le somme minime indispensabili per il sostentamento del debitore e della sua famiglia, in linea con principi di equità e sostenibilità sociale.

Nella legislazione italiana vigono delle eccezioni che si applicano a determinate tipologie di conti e a certe condizioni economiche dell’individuo, per esempio:

  • le pensioni sociali, gli assegni di invalidità e altre tipologie di sostegno pubblico non possono essere oggetto di pignoramento fino ad una certa soglia, pensata per preservare un livello minimo di vita;
  • allo stesso modo, la parte di stipendio o pensione che non eccede l’importo stabilito dalla legge rientra tra le somme che si sottraggono alla possibilità di essere pignorate.

La protezione di cui gode un correntista non è assoluta ma condizionata dalla presenza di particolari requisiti e dall’osservanza di precise disposizioni normative, dato che le somme che eccedono il limite di impignorabilità possono essere soggette a pignoramento da parte dei creditori attraverso un atto giudiziario.

I conti correnti impignorabili al cento per cento rimangono dunque un miraggio senza il rispetto di determinate condizioni legali che ne limitano l’accessibilità.

Cos’è il Pignoramento del Conto Corrente

Il pignoramento di un conto corrente rappresenta una procedura legale attraverso la quale un creditore può soddisfare le proprie pretese economiche direttamente dalle somme presenti sul conto del debitore.

La procedura si attiva con la notifica dell’atto di pignoramento al debitore a alla banca: quest’ultima diviene “custode” delle somme pignorate e non può permettere l’accesso al conto corrente al debitore fino alla risoluzione della questione debitoria.

Le operazioni di pignoramento sono disciplinate dalla legge per evitare abusi e per proteggere le esigenze primarie del debitore e, come detto precedentemente, esistono soglie di impignorabilità che garantiscono un minimo vitale per il sostentamento. La banca ha il dovere di agire in conformità alle disposizioni legali, assicurando che il pignoramento sia eseguito rispettando i limiti imposti dalla legge.

Conti correnti 100% non pignorabili

L’ambito dei conti correnti al 100% impignorabili è circoscritto a categorie specifiche previste per legge.

I conti correnti sui quali sono accreditate le pensioni di invalidità o gli assegni di accompagnamentoper i disabili rientrano in questa categoria, in quanto tali entrate sono protette per garantire il sostegno alle persone in situazioni di vulnerabilità.

Un’ulteriore categoria è rappresentata dai conti correnti sui quali si percepiscono rendite di assicurazioni sulla vita, considerate prestazioni non pignorabili. Questi prodotti assicurativi sono pensati per fornire un aiuto economico in momenti particolari della vita del beneficiario e, come tali, sono blindati dalle possibili incursioni dei creditori.

Un caso a parte è rappresentato dai conti correnti con saldo negativo o in rosso, ovvero quando il conto presenta un debito verso l’istituto bancario: in tali circostanze il saldo non è soggetto a pignoramento in quanto non esistono fondi disponibili da aggredire. Tuttavia, ciò non equivale a una tutela del correntista dai propri obblighi finanziari, ma rappresenta una situazione transitoria soggetta a mutamenti a seguito di eventuali accrediti.

Tabella Riepilogativa:

Categoria Conto Corrente Tipologia di Protezione Fondi Coinvolti
Pensioni di invalidità Completa Impignorabilità Pensioni/Assegni di invalidità
Assegni per disabili Completa Impignorabilità Assegni di accompagnamento
Rendite assicurative Completa Impignorabilità Rendite da assicurazioni sulla vita
Conti in rosso Non applicabile Saldo negativo/debito verso banca

Conti correnti Parzialmente Pignorabili

Al di là dei conti correnti totalmente esenti da pignoramento, esiste la categoria di quelli parzialmente pignorabili che si differenziano in base alla titolarità e alla natura dei fondi depositati.

Per i conti cointestati o quelli appartenenti a una comunione dei beni, la legge consente il pignoramento unicamente della quota appartenente al debitore, proteggendo così la parte del saldo che appartiene all’altro cointestatario non debitore.

Per quanto concerne i conti correnti sui quali viene accreditato uno stipendio o una pensione, la tutela è più sfumata, in quanto il saldo è tutelato fino ad un tetto massimo definito dalla legge, che nel 2024 corrisponde al triplo dell’assegno sociale, circa 1.376 euro. Questo significa che ogni giacenza inferiore a tale cifra non è pignorabile.

Esempio di pignoramento con azione da parte di un privato

Supponiamo che l’assegno sociale nel 2024 sia di 500 euro, il triplo sarebbe dunque 1.500 euro. In un conto con un saldo di 4.000 euro, la somma pignorabile sarebbe calcolata sottraendo il triplo dell’assegno sociale dalla giacenza totale: 4.000 – 1.500 = 2.500 euro sarebbero pignorabili.

Per gli accrediti successivi di stipendio o pensione, si potrebbe pignorare fino a un quinto del loro importo mensile. Ad esempio, se mensilmente vengono accreditati 2.000 euro di pensione, il creditore potrebbe richiedere fino a 400 euro al mese fino a copertura del debito.

Esempio di pignoramento con azione da parte del Fisco

La situazione si complica ulteriormente se il creditore è il Fisco, che ha invece dei limiti differenti:

  • per stipendi fino a 2.500 euro è pignorabile un massimo di un decimo
  • per quelli da 2.500 a 5.000 euro un massimo di un settimo
  • per importi superiori ai 5.000 euro il pignoramento massimo è di un quinto.

Tabella Riepilogativa:

Tipologia Conto Limiti Pignoramento Giacenza Tutelata Percentuale Pignorabile (Stipendio/Pensione)
Cointestato Quota debitore
Con stipendio/pensione Fino a triplo assegno sociale Circa 1.376€ (2024) Fino a 1/5 degli accrediti successivi
Stipendio (Fisco) Scala in base all’importo Da 1/10 a 1/5 in base alla fascia di reddito

Conto Corrente Estero non Pignorabile, Cosa Dice la Legge

Alcuni conti correnti esteri, come Revolut (sito ufficiale) e Viabuy (sito ufficiale), sono spesso scelti per la loro apparente maggiore difficoltà di essere soggetti a pignoramento rispetto ai conti nazionali.

Ma è vero che il conto corrente estero non pignorabile esiste? Che possibilità ci sono di non farsi pignorare un conto corrente aprendone uno come Viabuy (vedi sito ufficiale)?

L’OCSE ha imposto regole per lo scambio di informazioni interbancarie che rendono teoricamente impossibile nascondere tali conti per evitare pignoramenti, tuttavia la procedura di pignoramento per un conto estero si rivela più articolata rispetto a quella nazionale poiché comporta costi aggiuntivi come la traduzione degli atti, la nomina di avvocati specializzati e la gestione di notifiche internazionali, oneri che possono essere significativi e spesso scoraggianti per il creditore.

Questo fino a che non si ha un conto corrente in un paese in offshore o in black list, dove il pignoramento di un conto corrente estero diventa notevolmente più complesso sia per la sua individuazione sia per l’assenza di obbligatorietà nello scambio di informazioni. E’ per questo motivo che si dice spesso che un conto corrente estero è non pignorabile.

Anche se un correntista italiano è tenuto a rispettare obblighi fiscali come la dichiarazione nel quadro RW, la difficoltà nell’individuazione di conti in paesi senza accordi di scambio informativo rimane un ostacolo rilevante.

Per cercare di eludere la possibilità di un pignoramento si potrebbe pensare di attivare più conti online, uno per le operazioni quotidiane e l’altro, con IBAN sconosciuto ai più, per accumulare risorse finanziarie. Il creditore per scoprire un conto “nascosto” dovrebbe intraprendere ricerche approfondite con relativi costi, che potrebbero non giustificare l’azione di pignoramento.

In aggiunta, la pratica di mantenere la giacenza media di ciascun conto inferiore ai 5.000€ può essere una strategia per minimizzare gli oneri dichiarativi e per una gestione più agile del patrimonio finanziario distribuito su più conti, alleggerendo il carico fiscale e facilitando la diversificazione dei propri asset.

Alla fine di questa analisi, ecco una lista di alcuni conti correnti esteri spesso scelti:

  1. Revolut (qui il sito ufficiale): Conto online con sede nel Regno Unito, funzionalità avanzate per la gestione delle valute.
  2. Viabuy (qui il sito ufficiale): Offre carte prepagate con IBAN, operante in Europa, popolare per la sua flessibilità.

Conti Correnti non Pignorabili, Sintesi e Conclusioni

La tutela dei conti correnti non pignorabili si conferma importante per la salvaguardia di una minima soglia di benessere economico.

Tra questi, anche alcune carte prepagate si collocano in una nicchia di resistenza al pignoramento, garantendo ulteriore protezione, se vuoi saperne di più leggi anche l’articolo relativo alle Carte Prepagate con IBAN non Pignorabili.

Leave a Reply